“La crescita sul territorio delle attività sociali dell’UNITALSI ha portato alla necessità di favorire la nascita di alcune cooperative locali. Nel 2013 si sono così costituite le cooperative Cassiopea Città Progetti 1 e Aquerò Città Progetti 2, rispettivamente a Pisa e ad Ascoli Piceno, rispondenti ai principi di servizio e di carità propri dell’Unitalsi che è uno dei soci fondatori delle cooperative. Oltre alla Presidenza Nazionale UNITALSI sono soci coloro che hanno gestito effettivamente le strutture fino a quel momento”.
Il problema del Dopo di Noi veniva già lamentato negli anni 90 ad alcuni altri Soci Unitalsi durante i Pellegrinaggi, a causa di un futuro con lo spettro dell’abbandono e della solitudine.
Un’inquietudine certamente legittima, che suscitò solidarietà sincera in chi era già ben consapevole che il messaggio racchiuso nei Pellegrinaggi ai Santuari Mariani era e resta quello di onorare con Opere concrete il cammino della fede, ben oltre i pochi giorni di durata dei Pellegrinaggi, mettendosi in gioco con impegno e “per sempre”, nella vita di tutti i giorni all’interno delle proprie realtà locali.
Un sentimento che in questo caso la Provvidenza ha poi ripagato in maniera tanto insperata quanto straordinaria.
A Pisa infatti, credendo la Curia Arcivescovile nella buona volontà di alcuni volontari, su loro richiesta gli affidò nel 2001 il mandato di provare a realizzare una casa famiglia per persone disabili nella Casa Canonica della Chiesa di S. Apollonia, che però aveva prima bisogno di una importante ristrutturazione edilizia.
Per quei lavori occorreva pertanto cercare cospicui finanziamenti, che con progetti dedicati e finalizzati appunto alla realizzazione e all’insediamento di una Comunità Alloggio Protetta, furono chiesti e provvidenzialmente ottenuti dal Comune di Pisa, la Regione Toscana, la Fondazione Pisa e la stessa Curia Arcivescovile consentendo nel Febbraio 2004 la nascita di Casa Cassiopea.
Dopo il primo anno di vita col solo volontariato, si comprese però che per garantire nel tempo quel tipo di servizio rispettando scrupolosamente le tantissime Norme che regolamentano la materia dell’Assistenza alla Persona, era necessario costituire una Cooperativa Sociale e convenzionarsi con le Istituzioni Pubbliche.
Quegli stessi volontari costituirono appunto la Cooperativa Sociale Cassiopea Città Progetti 1, che permise la stipula di convenzioni con le Aziende USL di Pisa e della Valdinievole e l’assunzione di 6 unità di personale; l’elemento distintivo che accomuna queste 6 professioniste, è il considerare Casa Cassiopea come la loro seconda casa allargata alle proprie famiglie e le 6 persone disabili che vi risiedono come i loro familiari aggiunti; una caratteristica e un requisito che sono anche testimonianza di vera e sincera fraternità cristiana.
Casa Cassiopea è una casa famiglia composta da 6 persone disabili, che vi risiedono stabilmente ormai da 17 anni. Sono tutti Soci Unitalsi e tutti accomunati dall’essere rimasti senza il supporto degli originari riferimenti familiari, o perché troppo anziani o perché scomparsi.
La sicurezza di un accompagnamento affettuoso nella vita di tutti i giorni invecchiando con degli amici leali e premurosi, ha consentito ai 6 abitanti di Casa Cassiopea di rasserenarsi e di far emergere attitudini e abilità ciascuno secondo le proprie capacità.
Fino a marzo 2020 (inizio della Pandemia per il Covid-19) tutti quanti frequentavano, nei giorni feriali, i centri diurni della Società della Salute Pisana per circa 6 ore al giorno, mentre nei fine settimana non mancavano frequenti uscite “fuori porta” come succede in qualsiasi altro contesto familiare.
Naturalmente fanno parte di questa bella famiglia allargata anche quegli stessi unitalsiani che in origine sono stati i fondatori della Cooperativa e che tuttora ne tutelano l’esistenza in vita dal punto di vista burocratico amministrativo.
A loro si sono poi aggiunti anche altri amici che partecipano alle attività ordinarie concorrendo anche al soddisfacimento di quelle straordinarie.
Infine è importante ricordare l’apporto ciclico, della durata di 1 anno, di giovani del Servizio Civile Nazionale selezionati dall’Unitalsi. Una ulteriore responsabilità volta a consentire loro di fare una significativa esperienza di avvicinamento al mondo del lavoro in un ambiente protetto e in grado di trasmettere quei valori essenziali atti a forgiare cittadini socialmente consapevoli.